Anche gli uomini dopo i 50 anni devono fare attenzione alla salute al proprio cuore e alla propria salute.
La dottoressa Maddalena Lettino, Responsabile dell’Unità operativa di Cardiologia dello Scompenso di Humanitas spiega infatti «50 anni è un buon momento per iniziare a fare prevenzione anche perché, dopo i 60, il rischio cardiovascolare comincia a crescere»
Cosa bisogna fare quindi per ridurre il rischio cardiovascolare?
– Stop al fumo. Secondo l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, dopo un anno dall’ultima sigaretta fumata, il rischio di malattia coronarica si dimezza rispetto a quello di un fumatore mentre dopo 15 anni raggiunge quello di un non fumatore.
– Attenzione a tavola. Ecco quindi le linee guide per una corretta alimentazione:
- Via libera a cereali, legumi e vegetali: questi alimenti, infatti, non contengono colesterolo e aiutano a ridurre i livelli di quello in eccesso. I vegetali ricchi di fibre contribuiscono anche a ridurre l’assorbimento del colesterolo alimentare a livello intestinale. Consigliati pane, pasta e riso integrali, ma anche farro, avena e orzo.
- Largo a frutta e vegetali, non dimenticando di inserire nel menù quotidiano 2-3 porzioni di verdure e 2 di frutta.
- Il pesce è il benvenuto. Il consumo almeno 2 o 3 volte alla settimana è consigliato a chi ha problemi di colesterolo alto grazie alla particolare composizione del suo grasso. Mentre il consumo di molluschi e crostacei, non deve essere superiore a una volta la settimana.
- I grassi saturi di origine animale provocano l’aumento dei livelli di colesterolo, mentre quelli insaturi di origine vegetale sono in grado di ridurlo. Da evitare, quindi, burro, lardo e strutto a favore di oli vegetali polinsaturi o monoinsaturi, come l’olio extravergine di oliva.
- Quanto ai metodi di cottura vanno preferiti quelli senza l’ausilio di grassi aggiunti – come la bollitura, la cottura a vapore, la cottura al microonde o la grigliatura – e scoraggiato l’impiego della frittura in padella o nella friggitrice.
- Ridurre il consumo di sale affinché si tengano sotto controllo i valori della pressione arteriosa. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda un consumo giornaliero inferiore ai 5 grammi al giorno. Per dare un’idea più chiara, sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da tè.
– Fare attività fisica regolare. L’esercizio fisico è infatti uno strumento importante per alzare i livelli di colesterolo buono.
Un ulteriore consiglio
Si consiglia inoltre di sottoporsi a degli esami per controllare il livello di rischio. Conclude così infatti la dottoressa Lettino: “È importante effettuare un esame del profilo lipidico e della glicemia almeno una volta all’anno. Nel caso dovessero emergere profili lipidici o glicemici alterato, oltre alle variazioni dello stile di vita da adottare, si dovranno prescrivere ulteriori esami”.
Fonti:
https://www.consumerreports.org/diet-nutrition/cholesterol-in-food/