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Alimentazione e Stili di vita

Rimedi naturali e alimenti per abbassare il colesterolo

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Sarebbe bello non dover ricorrere sempre a farmaci, ebbene spesso è possibile!

La natura ci offre tante risorse che unite ad un corretto stile di vita e ad una sana alimentazione può in certi casi evitare o affiancare la somministrazione di farmaci.

Esistono diversi integratori efficaci nell’abbassare il colesterolo.

Riso rosso fermentato

Gli estratti di riso rosso fermentato rappresentano un nutraceutico ad azione ipocolesterolemizzante.

La loro efficacia è proporzionale alla concentrazione di monacolina K, che può raggiungere fino a 10 mg per dose quotidiana.

L’assunzione quotidiana di monacolina K può quindi ridurre la colesterolemia LDL di circa il 15-25% già dopo 6-8 settimane di assunzione.

All’azione sulla colesterolemia LDL coincide anche una riduzione di colesterolemia totale. Nonostante l’efficacia ipocolesterolemizzante e il meccanismo d’azione statino-simile, i rischi correlati all’assunzione di monacolina K al dosaggio di 10 mg sono minimi, e lievi mialgie possono essere prevedibili solo in pazienti fragili precedentemente intolleranti a dosaggi minimi di statina. In conclusione, il riso rosso fermentato titolato in monacolina K rappresenta un buon presidio terapeutico per la gestione di ipercolesterolemie moderate in pazienti con basso rischio cardiovascolare.

Berberina

La berberina (BBR) è un alcaloide vegetale isochinolinico ed è dotato di diverse attività farmacologiche tra cui :

  • proprietà antimicrobiche;
  • ipoglicemizzanti;
  • antitumorali;
  • immunomodulatorie.

Il principale meccanismo attraverso il quale esercita un ruolo protettivo nell’aterosclerosi riguarda la sua attività ipocolesterolemizzante.

Essa aumenta significativamente l’espressione del recettore della lipoproteina a bassa densità epatica (LDLR).

Le sono stati attribuiti anche altri effetti ateroprotettivi:

  • l’attività antinfiammatoria e antiossidante;
  • l’inibizione della proliferazione delle cellule muscolari lisce vascolari;
  • il miglioramento della disfunzione endoteliale;
  • aumenta l’utilizzo del glucosio negli adipociti e nei miociti, e ne diminuisce l’assorbimento nelle cellule intestinali, determinando un netto effetto ipoglicemizzante. 

Negli animali ipercolesterolemici, la berberina riduce significativamente i livelli di C-LDL e colesterolo totale e riduce le lesioni aortiche, un effetto simile a quello delle statine. 

Negli animali diabetici riduce significativamente i livelli di glucosio, migliora la tolleranza al glucosio, riduce l’aumento di peso corporeo e la massa del tessuto adiposo.

Diversi studi clinici hanno testato la sua efficacia negli esseri umani. 

Nei soggetti ipercolesterolemici, la berberina induce una significativa riduzione dei livelli di colesterolo totale, trigliceridi e LDL-C e un aumento significativo dei livelli di colesterolo buono HDL-C, senza effetti avversi di rilievo. 

La berberina riduce anche la glicemia e il colesterolo plasmatico nei pazienti diabetici, migliora il profilo lipidico e glicemico e diminuisce l’indice di massa corporea e la circonferenza della vita nei soggetti con sindrome metabolica.

Questi risultati, insieme alla buona tollerabilità, suggeriscono che la somministrazione di berberina potrebbe essere considerata un potenziale approccio terapeutico per il trattamento dell’ipercolesterolemia o del diabete. 

Poiché il livello di evidenza disponibile fino ad oggi è alto, sono garantiti studi randomizzati e controllati ben progettati per testare la sua sicurezza ed efficacia.

Bergamotto

Il bergamotto è una pianta tipica calabrese ora coltivata in tutto il mondo.

Da sempre usato in cucina, ora molti studi scientifici stanno dimostrando i molteplici effetti benefici del bergamotto, in forma di olio essenziale e di succo soprattutto, sulla salute umana.

L’efficacia provata è quella contro il colesterolo alto; infatti il succo di bergamotto contiene due sostanze della famiglia dei flavonoidi (esperidina e naringenina) che hanno gli stessi effetti anticolesterolo delle statine, farmaci ipocolesterolemizzanti, ma senza gli effetti collaterali di queste ultime.

Le molecole come le statine, all’interno dell’organismo inibiscono l’enzima reduttasi epatica che favorisce la sintesi del colesterolo nel fegato.

Per questo motivo il bergamotto contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo totale. Ma c’è di più. Per meccanismi ancora da studiare, la somministrazione di succo di bergamotto, oltre a far diminuire i livelli di colesterolo totale, contribuisce alla diminuzione dei livelli ematici di LDL (colesterolo “cattivo”) e all’aumento di quelli di HDL (colesterolo “buono”). In tal modo concorre a mantenere in salute i vasi sanguigni, aiutando a prevenire i disturbi cardiovascolari.

Il bergamotto viene usato in queste forme:

  • Estratto puro di bergamotto (essenza): usato sia come aromaterapia, in un diffusore, che per terapia interna, 1-2 gocce diluite in acqua, lontano dai pasti;
  • Il frutto: in dosi abbondanti e frequenti può essere efficace per un controllo del colesterolo;
  • Il succo: è l’utilizzo migliore per ottenere il maggiore effetto anticolesterolo. Gli studi clinici sono stati effettuati somministrando nell’arco di una giornata 50 cc di succo di bergamotto, lontano dai pasti, per 60 giorni.

Garcinia

La garcinia cambogia è un frutto che cresce in India, nel Sud-est asiatico e in alcune regioni dell’Africa. Lungamente usato nella fitoterapia, si pensa che la garcinia cambogia offra una serie di benefici per la salute.

Un certo numero di studi ha dimostrato che la garcinia cambogia contiene composti con effetto antiossidante, inoltre contiene acido idrossicitrico che è in grado di bloccare alcuni meccanismi alla base della sintesi di colesterolo e di altri grassi.

In virtù di questo risulterebbe essere in grado di ridurre la sintesi degli acidi grassi, aumentando il senso di sazietà: i prodotti a base di questa pianta sarebbero quindi utili nella perdita del peso corporeo e nella lotta contro il colesterolo alto e la ipertrigliceridemia (alti livelli di trigliceridi).

La garcinia cambogia può essere d’aiuto per i seguenti problemi di salute:

  • diabete;
  • diarrea:
  • disordini gastrointestinali;
  • malattia del cuore;
  • colesterolo alto;
  • ulcere.

Fino ad oggi, la ricerca sugli effetti sulla salute della garcinia cambogia è carente. Tuttavia, ci sono alcune prove che possa offrire alcuni benefici.

In un piccolo studio pubblicato su Phytotherapy Research nel 2008, gli scienziati hanno scoperto che l’uso di garcinia cambogia in combinazione con glucomannano può aiutare a ridurre i livelli di colesterolo nelle persone obese.

Per lo studio, 58 persone obese hanno assunto un placebo o una combinazione di garcinia cambogia e glucomannano per 12 settimane. Alla fine dello studio, i membri del gruppo di trattamento avevano sperimentato una riduzione significativamente maggiore dei livelli di colesterolo (rispetto ai membri del gruppo placebo).

Non è noto se la garcinia cambogia da sola sia in grado di aiutare a ridurre il colesterolo.

 I cibi che abbassano il colesterolo LDL

Credit Photo: https://medicinaonline.co/2016/12/04/colesterolo-alto-i-cibi-che-lo-abbassano-e-quelli-da-evitare/

Via libera a cereali, legumi e vegetali!

Questi alimenti non contengono colesterolo e aiutano a ridurre i livelli di quello in eccesso.

Le fibre contenute nei cereali contribuiscono anche a ridurre l’assorbimento del colesterolo alimentare a livello intestinale.

In caso di colesterolo alto è bene consumare porzioni normali di cereali, meglio se integrali, e di legumi, assumendo questi ultimi almeno 2-4 volte a settimana.

Tra i cereali sono pertanto consigliati

  • pane integrale;
  • pasta integrale;
  • riso integrale;
  • farro;
  • avena;
  • orzo.

Via libera a frutta e vegetali, non dimenticando di inserire nel menù quotidiano 2-3 porzioni di verdure e 2 di frutta.

Anche il pesce è il benvenuto! Il consumo almeno 2 o 3 volte alla settimana è consigliato a chi ha problemi di colesterolo alto.

Va però ricordato che sono da preferire cotture alla griglia, al cartoccio o al vapore, mentre la frittura è da evitare. Invece il consumo di molluschi e crostacei, non deve essere superiore a una volta la settimana.

Fonti:

https://www.epicentro.iss.it/fitosorveglianza/ReazioniRisoRosso

https://www.jamd.it/wp-content/uploads/2017/02/2015_3_7.pdf

www.humanitas.it/enciclopedia/integratori-alimentari/garcinia-cambogia/

https://medicinaonline.co/2016/12/04/colesterolo-alto-i-cibi-che-lo-abbassano-e-quelli-da-evitare/ https://www.recentiprogressi.it/archivio/2865/articoli/28917/#:~:text=La%20loro%20efficacia%20%C3%A8%20proporzionale,6%2D8%20settimane%20di%20assunzione

Farmacista specializzata in terapie naturali, quali fitoterapia, omeopatia e floriterapia e scrittrice per passione.

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