Un gruppo di ricercatori della Penn Medicine University ha dimostrato che il colesterolo potrebbe essere il biomarker per la diagnosi precoce del tumore colon-rettale.
Il contesto
Precedenti studi avevano evidenziato un’associazione tra l’uso di statine, farmaci utilizzati per abbassare il colesterolo, ed un rischio ridotto di contrarre cancro del colon-retto (carcinoma del colon retto – CRC).
Pertanto i ricercatori, ipotizzando che questi risultati potessero essere dovuti ad un errore sistematico, hanno esaminato questa associazione prendendo in considerazione il tasso di colesterolo nel sangue.
Lo studio
L’analisi è stata condotta prendendo a campione oltre 100.000 pazienti.
È stato confermato un rischio ridotto di CRC con l’uso di statine, tuttavia, per valutare se l’associazione osservata potesse derivare da errori, è stata condotta un’ulteriore analisi dei sottogruppi tra i pazienti che avevano prescritta la statina.
È stato riscontrato che il rischio di contrarre questo tipo di tumore è influenzato dal tasso di colesterolo stesso più che dalle statine.
I risultati
Nel sottogruppo analizzato ( 5.102 casi di tumore e 19.032 controlli), “il rischio di CRC non era significativamente diverso tra quelli che hanno continuato la terapia con la statina e quelli che l’hanno interrotto” afferma Ronac Mamtani, autore dello studio. Sembra esserci dunque, da parte delle statine, un effetto protettivo artificiale, spiega ancora.
Conclusioni
I risultati della ricerca suggeriscono che il tasso di colesterolo giochi un ruolo più importante del previsto come fattore di rischio per il tumore e che possa essere utilizzato come biomarker per la diagnosi precoce del tumore colon-rettale.
Nel futuro
Sono necessari ulteriori studi per valutare l’utilità clinica del colesterolo nel sangue.