Il consumo di olio d’oliva è da tempo associato ad un minor rischio di malattie cardiovascolari. Anche il consumo di altri oli vegetali sarebbe tuttavia benefico per l’organismo.
Un maggiore consumo di olio d’oliva, tanto amato dalle popolazioni mediterranee, in sostituzione dei grassi di origine animale, quali burro, panna o strutto, è da tempo legato alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia sembrerebbe che anche altri oli di origine vegetale facciano bene alla nostra salute.
Uno studio della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston condotto su 61.181 donne e 31.797 uomini in buona salute ha messo a confronto persone che avevano consumato almeno 1/2 cucchiaio di olio d’oliva al giorno con coloro che lo avevano consumato meno di una volta al mese.
I risultati ottenuti hanno rivelato la riduzione di malattie cardiovascolari, come ictus e danni alle coronarie, nel gruppo che nei 24 anni successivi aveva consumato olio d’oliva.
In particolare la sostituzione del consumo giornaliero di 5 g di margarina, burro, maionese o panna con olio d’oliva è stata associata ad una diminuzione del 5-7% del rischio di malattie cardiovascolari nelle persone di tutte le etnie, comprese quelle che non avevano origine mediterranea, pur non riscontrando alcuna significativa riduzione del rischio di ischemia.
Dall’esame dei pazienti oggetto dello studio è emerso inoltre un dato molto rilevante, ovvero che una maggiore assunzione di olio d’oliva era associata a livelli più bassi di biomarcatori infiammatori circolanti, colesterolo buono (HDL) pur senza cambiamenti nei livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità, il cosiddetto colesterolo cattivo (LDL).
Anche altri oli di origine vegetale, (es. olio di mais, di semi di girasole, di riso, ecc.) sembrerebbero avere buone qualità e costituire una valida alternativa all’olio d’oliva in sostituzione dei grassi animali.
Questi prodotti, più economici dell’olio d’oliva, sono spesso più semplici da reperire per alcune popolazioni, come quelle dei paesi nordici e degli Stati Uniti d’America.
Saranno comunque necessarie ulteriori ricerche per confermarne gli effetti benefici al pari dell’olio d’oliva, prezioso ingrediente della dieta mediterranea.
Fonti:
http://www.onlinejacc.org/
https://professional.heart.org/professional/EducationMeetings/MeetingsLiveCME/EPILifestyle/UCM_316904_EPI-Lifestyle-Scientific-Sessions.jsp
https://www.medpagetoday.com/primarycare/dietnutrition