I problemi intestinali, tra cui la malattia di Crohn, il gonfiore, i crampi e la diarrea, potrebbero essere migliorati, o addirittura invertiti, attraverso un’alimentazione ricca di grassi buoni come, ad esempio, l’olio di cocco e il burro di cacao.
Lo studio
I ricercatori della Case Western Reserve University hanno infatti scoperto che i cosiddetti grassi buoni cambiano i batteri nell’intestino, noto come il microbioma: riducono infatti i tipi di batteri che sono collegati a Crohn di circa il 30% e quelli collegati ad altri sintomi spiacevoli come il gonfiore, i crampi e la diarrea.
Questo accade perché i grassi riducono l’infiammazione, potrebbero avere gli stessi effetti benefici su altri disturbi dell’intestino infiammato.
I grassi buoni
I ricercatori hanno testato i grassi buoni vegetali, come l’olio di cocco e il burro di cacao, e non i grassi saturi di origine animale.
Le considerazioni
“La scoperta è notevole perché significa che il paziente con la malattia di Crohn potrebbe avere un effetto benefico sui propri batteri intestinali e sulla propria infiammazione semplicemente cambiando il tipo di grassi nella propria dieta. I pazienti avrebbero solo bisogno di sostituire un grasso ‘cattivo’ con un grasso ‘buono’ e mangiarne quantità normali”, ha detto il ricercatore Alexander Rodriguez-Palacios.
Per approfondire le differenze tra colesterolo buono e cattivo leggi l’articolo “La carta d’identità del colesterolo”.
Ecco il video “Non tutti i grassi vengono per nuocere” in cui il dottor Andrea Poli, presidente della Nutrition Foundation of Italy, spiega come recenti ricerche abbiano dimostrato che ci sono alcuni grassi che addirittura contribuiscono nel prevenire i rischi di patologie cardiovascolari.
Fonte:
Proceedings of the Digestive Disease Week conference, June 22, 2017