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Il colesterolo buono può aiutare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari

Il colesterolo buono può aiutare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari

 

Un gruppo di ricerca ha sviluppato un nuovo test pratico per misurare la capacità di assorbimento del colesterolo buono (HDL). Questo metodo potrebbe aiutare a prevenire e controllare le malattie cardiovascolari ed essere utilizzato in situazioni cliniche di tutti i giorni data la sua semplicità.

Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista The Journal of Applied Laboratory Medicine: una pubblicazione AACC.

Cosa si intende per colesterolo buono?

Il colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C), conosciuto come colesterolo “buono”, rimuove il colesterolo in eccesso dalle pareti arteriose e lo riporta al fegato. (Per sapere di più sul colesterolo buono e cattivo leggi “La carta d’identità del colesterolo”). 

Tra le funzioni di HDL, infatti, una delle più importanti sembra essere proprio la capacità di promuovere l’efflusso di colesterolo dai macrofagi della parete arteriosa, fungendo da accettori e trasportatori del colesterolo in eccesso al fegato.

I controlli sanitari per misurare il colesterolo buono

I controlli sanitari standard, che misurano la quantità di colesterolo raccolta da HDL utilizzando cellule in coltura che contengono colesterolo segnato da radioisotopi, richiedono una procedura complessa che dura diversi giorni e non può essere utilizzata nelle situazioni cliniche quotidiane.

Inoltre questi controlli si focalizzano solo sulla misurazione della quantità di colesterolo raccolta da HDL e non guardano alla capacità di HDL di accettare il colesterolo in eccesso accumulato nelle cellule.

Quest’ultima funzione, tuttavia, è un indicatore più efficace nel prevenire e monitorare le malattie cardiovascolari. Da qui lo stimolo per i ricercatori di trovare un modo più semplice e veloce per misurare la capacità HDL.

Il metodo

Il team ha contrassegnato il colesterolo con colorante fluorescente anziché utilizzare isotopi radioattivi e lo ha aggiunto ai campioni di siero di sangue provenienti dai soggetti esaminati. Essi hanno integrato l’HDL nel sangue e valutato la quantità di colesterolo accettata dal colesterolo buono misurando la forza della fluorescenza. Il team ha chiamato il marcatore per questo metodo “capacità di assorbimento“, in contrapposizione al metodo convenzionale che misura la capacità di “estrazione” (efflusso) del colesterolo.

La “capacità di assorbimento” del colesterolo può essere misurata con un breve tempo di lavorazione (entro 6 ore) ed è altamente riproducibile. Inoltre mostra una buona correlazione con la convenzionale capacità di “estrazione” del colesterolo.

I risultati

Lo studio ha dimostrato che questo marcatore può essere utilizzato per prevenire e monitorare le condizioni cardiovascolari con la stessa efficacia del metodo convenzionale. La squadra ha inoltre affermato che la capacità di assorbimento del colesterolo era diminuita nei pazienti con malattie cardiovascolari e che è un fattore di rischio negativo indipendente di colesterolo cattivo (LDL) e colesterolo buono (HDL).

Nel futuro

Si sta attualmente utilizzando questo marcatore su un campione più grande per confermare l’effetto della ridotta capacità HDL sulla prevenzione e il controllo della malattia cardiovascolare. I risultati di questo studio potrebbero contribuire a creare una forte tecnologia di base per sviluppare farmaci che migliorino la funzione del colesterolo buono.

 

Fonti:

http://www.kobe-u.ac.jp/research_at_kobe_en/NEWS/news/2017_07_10_01.html

 

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