Gli omega 3 sono grassi essenziali che svolgono molte funzioni importanti per la nostra salute e sono utili nel trattamento di diversi disturbi patologici. Tra gli altri, hanno l’importante beneficio di poter ridurre il rischio di malattie cardiache.
Gli omega 3 sono di tre tipi: acido alfa linolenico (ALA), acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA).
Si trovano nei pesci, come il salmone, il tonno e l’ippoglosso, altri frutti di mare tra cui le alghe e il krill, alcune piante e oli di noci.
L’American Heart Association (AHA) consiglia di mangiare pesce (in particolare pesci grassi, come sgombri, trote di lago, aringhe, sardine, albacore tonno e salmone) almeno 2 volte alla settimana.
Abbassa i trigliceridi e il colesterolo cattivo
Chi consuma quantità elevate di acidi grassi Omega-3 tende ad avere una concentrazione ridotta di trigliceridi nel plasma.
I trigliceridi sono il principale costituente dei grassi animali e vegetali ed averne una quantità elevata nel sangue è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare.
I trigliceridi ed il colesterolo cattivo nel sangue possono però essere controllati dagli acidi grassi omega-3 a catena lunga, cioè l’EPA e il DHA, infatti le loro molecole hanno importanti effetti sulla nostra salute.
I risultati di diversi studi
Sono stati diversi gli studi effettuati per comprendere l’associazione tra consumo costante di Omega-3, la riduzione di trigliceridi e colesterolo LDL. È stato trovato che il consumo di 3-4 grammi al giorno di EPA e DHA può determinare una riduzione dei trigliceridi ematici del 25-45%. Questo è confermato per soggetti con un alto livello di partenza di trigliceridi ematici, mentre la riduzione è meno significativa per i soggetti sani.
Inoltre, secondo gli studi effettuati dai ricercatori del Physician’s Healt Study, si è evidenziato che i soggetti sani che hanno la sana abitudine di consumare pesce e assumere integratori alimentari a base di olio di pesce, olio di salmone e olio di Krill, vedono ridursi dell’81% il rischio di morte per problemi al cuore inaspettati.
Infine uno studio italiano, pubblicato sulla rivista The Lancet, afferma che l’assunzione regolare di Omega 3 produce effetti protettivi anche per coloro che hanno avuto un attacco cardiaco.
Aumenta colesterolo HDL
Il consumo di Omega-3 contribuisce anche ad innalzare il colesterolo “buono” (HDL), riducendo quindi il rischio cardiovascolare.
(Per approfondire la differenza tra colesterolo buono e cattivo leggi l’articolo: “La carta d’identità del colesterolo”).
Alcuni studi clinici hanno infatti dimostrato che in menopausa, il consumo di 2,4 grammi di EPA e di 1,6 grammi di DHA riduce del 26% il livello dei trigliceridi plasmatici, e riduce del 28% il rapporto trigliceridi/colesterolo HDL.
Un ulteriore studio condotto su bambini iperlipidemici ha dimostrato che un consumo giornaliero di 1,2 grammi di DHA aumenta la sintesi delle lipoproteine antiaterogeniche (HDL), che inibiscono la formazione delle placche fibrose sulla parete delle arterie.
Nel futuro
Sono necessarie altre ricerche per confrontare gli effetti dei diversi omega-3 in modo tale da gestire al meglio la salute del nostro cuore.
Fonti:
http://www.umm.edu/health/medical/altmed/supplement/omega3-fatty-acids