Disturbi ipertensivi durante la gravidanza sono stati collegati ad un aumento dei tassi di ipertensione cronica, ipercolesterolemia e diabete di tipo 2 nel corso della vita.
Questo è ciò che è emerso da un ampio studio prospettico.
L’ipertensione in gravidanza: campanello di allarme di disturbi futuri
I partecipanti allo studio con ipertensione gestazionale o preeclampsia (gestosi) durante la loro prima gravidanza hanno presentato una probabilità più alta di sviluppare successivamente ipertensione cronica, colesterolo e diabete rispetto alle altre. Spesso questi problemi sono iniziati subito dopo la nascita.
Questo è ciò che hanno dichiarato Jennifer J. Stuart, di Harvard T.H. Chan School of Public Health a Boston e colleghi.
Inoltre, questi rischi erano i più pronunciati entro cinque anni dal parto, scrivono gli autori negli Annals of Internal Medicine.
Il legame tra ipertensione in gravidanza, colesterolo alto e diabete, lo studio ed i risultati
I ricercatori hanno esaminato i dati dello Studio sulla salute degli infermieri II, limitato alle donne che hanno risposto al questionario del 2009, che riportava retrospettivamente la storia di gravidanza (compresi i disordini ipertensivi auto-riferiti della gravidanza), i fattori di rischio auto-segnalati per le malattie cardiovascolari, i loro fattori di stile di vita e la storia medica.
Complessivamente sono state coinvolte 58.671 donne con età media di 27 anni. Di queste circa il 9% aveva disordini ipertensivi della gravidanza, con quasi il 3% con ipertensione gestazionale e circa il 6% con pre-eclampsia.
Gli autori hanno osservato che entro la fine del periodo di follow-up nel 2013, oltre il 55% delle donne aveva sviluppato ipercolesterolemia, un terzo ipertensione cronica e circa il 6% presentava diabete di tipo 2.
Parlando della percentuale aumentata di rischio, c’è stato un aumento del 70% di sviluppare il diabete di tipo 2 e del 30% di sviluppare ipercolesterolemia.
Rischio cardiovascolare più alto con complicazioni in gravidanza
Non solo, un editoriale di accompagnamento di Abigail Fraser dell’Università di Bristol in Inghilterra, ha osservato anche che le donne con disturbi ipertensivi della gravidanza hanno sviluppato fattori di rischio cardiovascolare in età precoce.
Pertanto suggeriscono che la storia ostetrica di una donna dovrebbe essere inclusa come fattore di rischio cardiovascolare e che dovrebbe essere monitorata da un medico di base o da un cardiologo anni dopo il gravidanza.
I consigli: valutare il rischio cardiovascolare in età precoce
Lo studio suggerisce inoltre che le donne con queste complicazioni durante la gravidanza potrebbero trarre beneficio dalla valutazione del rischio cardiovascolare in età precoce rispetto a quelle senza [disordini ipertensivi della gravidanza]. In queste pazienti il medico dovrebbe consigliare dieta e stili di vita salutari per il cuore.
Rimedi naturali per tenere in salute il sistema cardiocircolatorio
Oltre a fare regolare attività fisica e avere una corretta alimentazione (approfondisci con l’articolo in fondo all’articolo) per chi non ha valori di colesterolo ottimali la ricerca propone una valida alternativa alle statine: si tratta della Monacolina K, principio attivo del riso rosso fermentato.
Recenti ricerche spiegano inoltre che la Monacolina K, in combinazione con i probiotici, potrebbe avere un risultato ancora più efficace. Leggi qui per approfondire lo studio: “C’è un legame tra l’insufficienza cardiaca e l’intestino”.
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