Numerosi studi hanno rilevato variazioni stagionali dei livelli lipidici nel sangue. Sebbene il meccanismo di questo fenomeno non sia chiaro, tale variazione potrebbe comportare un numero maggiore di persone a cui viene diagnosticata ipercolesterolemia durante l’inverno.
Lo studio per capire se i livelli di colesterolo variano con le stagioni
È stato condotto uno studio longitudinale delle variazioni stagionali dei livelli lipidici in 517 volontari sani da un’organizzazione di manutenzione sanitaria al servizio del Massachusetts centrale. I dati raccolti durante un periodo di 12 mesi per ciascun individuo includevano dati demografici di base e antropometrico trimestrale, lipidi nel sangue, dieta, attività fisica, esposizione alla luce e informazioni comportamentali. I dati sono stati analizzati utilizzando tecniche di modellazione di regressione sinusoidale.
I risultati: in quale stagione i livello di colesterolo è risultato più alto?
Il livello medio di colesterolo totale era di 222 mg/dl negli uomini e 213 mg/dl nelle donne. L’ampiezza della variazione stagionale era di 3,9 mg/dl negli uomini, con un picco a dicembre e 5,4 mg/dl nelle donne, con un picco a gennaio.
L’ampiezza stagionale era maggiore nei partecipanti ipercolesterolemici. I cambiamenti stagionali nel volume del plasma hanno spiegato una percentuale sostanziale della variazione osservata. Complessivamente, il 22% in più di partecipanti ha avuto livelli di colesterolo totale di 240 mg/dL o maggiore in inverno che in estate.
Le implicazioni per la salute
Questo studio conferma la variazione stagionale dei livelli lipidici nel sangue e suggerisce una maggiore ampiezza nella variabilità stagionale nelle donne e negli individui ipercolesterolemici, con variazioni nella conta dei volumi plasmatici per gran parte della variazione.
Non è stata ancora trovata una spiegazione scientifica al fenomeno, ma sembra che la variazione stagionale del colesterolo dipenda anche dalla quantità maggiore di sangue durante il periodo estivo (ipervolemia) legato all’aumento della temperatura e / o dell’attività fisica. Questi risultati hanno implicazioni per le linee guida per lo screening dei lipidi.
Nel futuro
Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio gli effetti di una relativa emoconcentrazione (cioè aumento della percentuale di parte corpuscolata del sangue) invernale.