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Alimentazione e Stili di vita

Hai mai cucinato la garmugia?

La Dott.ssa Francesca Milani Biologa Nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione ci propone una ricetta ad hoc per chi soffre di ipercolesterolemia ed è in sovrappeso.

Una rivisitazione della garmugia lucchese il cui nome deriva da “germiglio” (germoglio in toscano) proprio a richiamare la verdura fresca primaverile con cui è composto questo piatto. 

E’ una zuppa storica toscana che vede, rispetto alla ricetta originale arricchita di carne macinata, solo l’utilizzo di asparagi, carciofi, piselli e fave. 

Ecco perchè è un toccasana per il sistema cardiovascolare

Partiamo dai carciofi che sono un vero e proprio toccasana per le nostre arterie.

L’Università di Pavia ha effettuato diverse ricerche sulle proprietà dei carciofi ed è emerso che questi ortaggi svolgono una precisa azione protettiva nei confronti delle malattie cardiovascolari.

Grazie alla presenza di molecole bioattive come i polifenoli (cinarina, acido clorogenico, acido caffeico) e i flavonoidi (luteolina, cinaroside e l’ormai famosa quercetina) i carciofi aiutano a controllare i valori, l’assorbimento e la sintesi del colesterolo da parte dell’organismo.

I piselli sono un’ottima fonte di proteine e, grazie all’elevato apporto di fibre, facilitano il transito intestinale e favoriscono la diminuzione dell’assorbimento del colesterolo. 

Secondo una ricerca pubblicata su Nutrition Metabolismo and Cardiovascolare Diseases e condotta dalla ricercatrice italiana Lidia Bazzano, consumare ogni giorno per almeno tre settimane 80 – 140 grammi di piselli porterebbe a una riduzione del colesterolo LDL di 8 mg/dl.

Gli asparagi sono utili per aiutare a contrastare l’ ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia grazie alla loro capacità di ridurre il colesterolo totale e il colesterolo LDL-C (colesterolo cattivo) e di aumentare i livelli di HDL-C (colesterolo buono).

Questo è dovuto principalmente al contenuto di saponina, un tipo di fitosterolo, e anche, in parte, alla presenza di flavonoidi.

Le fave, grazie alle fibre contenute, aiutano a favorire il buon funzionamento dell’intestino aiutando a contrastare malattie cardiovascolari e diabete influenzando l’assorbimento intestinale di colesterolo e zuccheri.

Questo mix risulta quindi essere un concentrato di benefici per chi ha il colesterolo alto o problemi cardiovascolari. Bando alle ciance quindi… è ora di mettersi ai fornelli

Ed ora ecco la ricetta: La Garmugia leggera della nutrizionista

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