Una revisione condotta da un’equipe dell’Harvard School of Public Health, ha evidenziato come la Vitamina F sia associata a un rischio minore di coronaropatie.
La vitamina F, o Omega 3, è composta da una miscela di due acidi grassi essenziali (AGE), l’acido linoleico e l’acido alfa-linoleico, ai quali si aggiunge l’acido arachidonico.
Questi acidi grassi sono necessari per il normale sviluppo e funzionalità delle cellule sane. Sono fondamentali per la sintesi dei lipidi e per la vita e la morte delle cellule cardiache.
A che cosa serve la vitamina F?
Tra le numerose funzioni della vitamina F ci sono:
- il mantenimento della fluidità del sangue,
- la modulazione dell’attività del sistema immunitario,
- la prevenzione dei disturbi cardiaci,
- il mantenimento dei livelli di colesterolo entro i limiti,
- aiuta a evitare l’aumento della pressione del sangue
- la prevenzione dell’asma bronchiale e dell’artrite reumatoide.
La vitamina F, oltre ad abbassare i trigliceridi e migliorare il colesterolo, riduce la pressione arteriosa, migliora la circolazione venosa e l’elasticità dei capillari. Inoltre, previene l’aterosclerosi, fluidificano il plasma e riducendo l’aggregazione delle piastrine.
Tutti questi effetti, uniti agli effetti metabolici, aiutano a ridurre la possibilità di eventi cardio-cerebro-vascolari, come infarto e ictus.
In quali alimenti è presente la vitamina F?
La vitamina F non viene prodotta dal nostro organismo ma è una vitamina liposolubile, che si può assumere attraverso i cibi.
I cibi ricchi di Omega 3 sono:
- oli vegetali (di girasole, di mais, di arachide, di soia), un cucchiaio ne contiene 7,3 grammi
- frutta oleosa (mandorle e noci)
- alcuni pesci come tonno e salmone.
Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina F? Oggi come oggi, non esistono raccomandazioni mediche precise ma gli esperti indicano che l’acido linoleico dovrebbe costituire almeno l’1% dell’apporto calorico giornaliero.