In tanti lo nominano e molti ne sentono parlare, ma che cos’è il pancreas artificiale?
Il compito del pancreas artificiale è quello di misurare, tramite un sensore, il livello di glucosio nel sangue e, in base a questo, calcolare la quantità di insulina necessaria da iniettare in circolo tramite una pompa insulinica.
L’obiettivo? Mantenere il giusto livello di glicemia nei pazienti con diabete di tipo 1 proprio come un pancreas nativo
Diverse aziende stanno lavorando per migliorare questa tecnologia, e di anno in anno, gli studi ottengono grandi risultati. Per esempio, un trial clinico ha dimostrato l’efficacia di un nuovo pancreas artificiale su pazienti adolescenti e adulti e, recentemente, sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine i risultati relativi a un altro trial su pazienti monitorati con lo stesso sistema in età pediatrica.
Lo studio
Lo studio, randomizzato e condotto in 4 centri americani di diabetologia pediatrica, ha coinvolto 101 pazienti diabetici di età compresa tra i 6 e i 13 anni.
Il pancreas artificiale, approvato dalla FDA nel giugno 2020, è il nuovo sistema t:slim X2 insulin pump con la tecnologia Control-IQ (Tandem Diabetes Care) recentemente sviluppata dall’Università della Virginia, associato al sensore di monitoraggio della glicemia Dexcom G6.
I pazienti arruolati per lo studio sul nuovo pancreas artificiale sono stati monitorati per quattro mesi e sono stati divisi in due gruppi:
- il gruppo sperimentale per testare l’efficacia del nuovo sistema,
- il gruppo di controllo che invece ha utilizzato una pompa insulinica senza il sistema di dosaggio automatico
I risultati dello studio
Il risultato? Il time in range (il tempo in cui il livello di glicemia si trova tra i 70 e i 180 mg/dl) nel gruppo sperimentale è aumentato dell’11% rispetto al gruppo di controllo. Tradotto in ore effettive durante la giornata significa 2.6 ore in meno nella condizione di ipoglicemia per i pazienti con il pancreas artificiale associato alla nuova tecnologia.
Già nel primo mese dello studio infatti, i pazienti hanno potuto apprezzare gli effetti benefici del nuovo sistema che ha dato i migliori risultati durante il periodo notturno, generalmente il più critico per il monitoraggio della glicemia nei pazienti con diabete di tipo 1.
I livelli di glicemia sono risultati in media più bassi nel gruppo sperimentale rispetto al controllo, e il tempo al di sotto dei 70 mg/dl si è ridotto, così come il tempo al di sopra dei 180 mg/dl.
L’utilizzo del sistema di pancreas artificiale in questione non ha dato problemi di gestione, anche per chi non aveva familiarità con un dispositivo tecnologico per il monitoraggio della glicemia, infatti il 100% di loro ha portato a termine lo studio per tutte le settimane previste.
Conclusioni
I risultati di questo studio dimostrano quanto sia costante l’impegno delle aziende nel migliorare la qualità della vita dei pazienti che soffrono di diabete di tipo 1, e come passo dopo passo si raggiungano nuovi importanti risultati.
“Siamo entusiasti dei benefici osservati in questo studio nei bambini in età scolare con diabete di tipo 1, una popolazione che spesso lotta con la gestione del diabete per una serie di motivi “, ha affermato il Dr. R. Paul Wadwa, Professore di Pediatria, presso il Barbara Davis Center for Diabetes, University of Colorado Anschutz Medical Campus e presidente del protocollo per questo studio. “La tecnologia Control-IQ si è dimostrata molto facile da usare per i bambini e i loro genitori e ha portato a un miglior controllo del glucosio durante il giorno e la notte”.
Diabetes Research Institute (DRI- Milano)