Diabete e colesterolo sono due condizioni altamente interconnesse e la medicina sta facendo sempre più chiarezza. Le due patologie presenti assieme aumentano significativamente la probabilità di un attacco di cuore o di ictus. Lo stretto legame tra questi due fattori di rischio significa quindi che se sei diabetico devi essere estremamente vigile sul controllo del colesterolo.
Collegamento tra insulina e colesterolo
I ricercatori non hanno ancora compreso esattamente come, a livello cellulare, il diabete modifichi i livelli di colesterolo. E’ ormai noto che alti livelli di insulina tendono a influenzare negativamente il numero di particelle di colesterolo nel sangue.
I livelli elevati di insulina aumentano la quantità di colesterolo LDL (il “colesterolo cattivo”) e riducono il numero di particelle di colesterolo HDL (“colesterolo buono”). Il diabete tende anche a causare livelli più alti di trigliceridi, un altro tipo di grasso circolante nel sangue.
Allo stesso modo, livelli di colesterolo alto possono essere predittivi di diabete: livelli elevati di colesterolo si osservano spesso nelle persone con insulino-resistenza, anche prima che abbiano sviluppato il diabete a tutti gli effetti. Quando i livelli di LDL iniziano a salire, gli esperti raccomandano di prestare molta attenzione al controllo della glicemia, di controllare la dieta ed iniziare a fare esercizio fisico così da aiutare a prevenire il diabete e le malattie cardiovascolari.
Tutto questo ha ancora più importanza se in famiglia ci sono storie di parenti che hanno avuto problemi cardio circolatori.
Diabete di tipo 1
Per le persone che soffrono di diabete di tipo 1 il controllo dello zucchero nel sangue può fare una grande differenza. Un buon controllo della glicemia è correlato a livelli di colesterolo quasi normali, simili a quelli osservati nelle persone senza diabete. Ma le persone con diabete di tipo 1 scarsamente controllate presentano spesso un aumento dei livelli di trigliceridi ed un abbassamento dei livelli di HDL.
Diabete di tipo 2
Le persone con diabete di tipo 2, indipendentemente dal controllo della glicemia, tendono a presentare un aumento dei trigliceridi, una diminuzione delle HDL e talvolta anche un aumento delle LDL. Le placche che si formano nelle arterie di persone con diabete di tipo 2 sono spesso di natura più cicatriziale che fibrosa, portando a un rischio ancora maggiore di una placca che si possa spostare e causare un infarto o un ictus.
L’American Diabetes Association (ADA) raccomanda di controllare i livelli di colesterolo almeno una volta all’anno. Per le persone con diabete e senza malattia coronarica nota, si raccomanda che i livelli di:
- LDL nel sangue siano inferiori a 100 mg per decilitro (mg / dL)
- HDL siano superiori a 50 mg / dL
- trigliceridi inferiori a 150 mg / dL.
- Lo zucchero nel sangue o glucosio raccomandato, inferiore al 7% (<7%) nel test dell’emoglobina glicata (HA1C).
Per le persone con diabete e cardiopatia coronarica nota, comprese le arterie bloccate o un precedente infarto, l’ADA raccomanda un valore di LDL inferiore a 70 mg / dL. Raggiungere questo obiettivo LDL molto basso può richiedere dosi elevate di farmaci a base di statine, ma è dimostrato che così si può ridurre significativamente il rischio di infarto. I livelli di trigliceridi dovrebbero essere inferiori a 150 mg / dL e HDL superiori a 40 mg / dL. Per le donne con diabete e cardiopatia coronarica esistente di avere livelli di HDL superiori a 50 mg / dL.
Sindrome metabolica e colesterolo
Le persone che hanno disturbi come l’insulino-resistenza, livelli bassi di colesterolo, ipertensione e obesità vengono anche definite come persone affette da sindrome metabolica (nota anche come sindrome X). Gli studi hanno scoperto che i pazienti con bassi livelli di HDL e alti trigliceridi, i segni distintivi della sindrome metabolica, hanno un rischio molto più alto rischio di soffrire di infarto o ictus. Le persone con questo profilo di colesterolo sono tuttavia anche quelle che traggono i maggiori benefici dall’uso di farmaci a base di statine.
Nei casi in cui i livelli di colesterolo non siano ancora così alti da richiedere l’uso di un farmaco è possibile assumere degli integratori a base di riso rosso fermentato o monacolina k che riducono in maniera importante i livelli di colesterolo nel sangue.