Una nuova ricerca afferma che i pazienti con insufficienza cardiaca che consumano una buona quantità di fibre dietetiche hanno una decisa riduzione del rischio di morte.
Grazie ad un maggior apporto di fibre infatti la flora intestinale di un paziente con insufficienza cardiaca, è formata da batteri che aiutano il benessere fisico.
Studi precedenti avevano già messo in evidenza che i pazienti con insufficienza cardiaca avevano una ridotta biodiversità dei batteri intestinali. Questo invece ,condotto ad Oslo dalla dott.ssa Cristiane Mayerhofer, dimostra come questa biodiversità sia legata all’apporto di fibre con la dieta.
Carne si o carne no?
Questa ricerca ha anche dimostrato che per i cardiopatici sarebbe opportuno ridurre l’assunzione di carne due o tre volte la settimana poichè i batteri intestinali a contatto con le fibre della carne formano una sostanza chiamata TMAO che è associata ad un maggior rischio cardiovascolare.
Gli esperti consigliano di privilegiare le carni bianche :
- pollo
- tacchino
- coniglio
Le porzioni dovrebbero essere limitate a 100 g
Inoltre suggeriscono cotture al vapore, ai ferri, alla griglia e al cartoccio.
Diventa sempre più evidente come una buona flora intestinale sia legata al nostro benessere fisico e come una dieta equilibrata con un buon apporto in fibre aiuti lo sviluppo di “batteri buoni”.
Quali alimenti sono ricchi di fibre?
Da prediligere ad esempio i cereali integrali che sono 9:
- avena
- grano
- riso integrale
- mais
- orzo
- miglio
- farro
- kamut
- segale.
A questi si aggiungono 3 speudo-cereali :
- amaranto
- quinoa
- grano saraceno.
Verdure e frutti amici dell’intestino
Non dovrebbero mai mancare in una dieta equilibrata :
- finocchi
- asparagi
- carote
- carciofi
- sedano
- cavoli
- zucchine
- zucca
- kiwi
- mele
- pere
- prugne