Come possiamo modificare la nostra alimentazione per renderla più salutare? È necessario cambiare completamente le nostre abitudini?
Spesso si è convinti che per adottare uno stile di vita più sano sia fondamentale stravolgere improvvisamente la nostra routine; in realtà talvolta è sufficiente iniziare da piccoli cambiamenti!
Lo sapevate che mangiare una porzione in meno di carne trasformata apporta benefici per la salute del nostro cuore?
Questo è quanto è stato affermato durante la conferenza tenutasi in Arizona a inizio marzo, dedicata alla salute cardiometabolica, sulla base di ricerche condotte dall’Università di Harvard, le quali hanno dimostrato che, sostituendo il 2% delle proteine provenienti da carne trasformata e conservata con delle alternative più salutari, il rischio di malattia cardiovascolare diminuisce del 32%. E sostituendo il 5% i benefici sono ancora di più!
Negli ultimi decenni, infatti, numerose evidenze hanno dimostrato che un elevato consumo di carne rossa ed in particolar modo di carne trasformata è associato ad un maggior rischio di sviluppare sia patologie cardiovascolari che altre malattie, come il diabete mellito di tipo 2 e alcuni tipi di tumore. Per cui, nonostante la carne sia una fonte di proteine ad alto valore e contenga alcune vitamine come la vitamina B12 e alcuni minerali come ferro e zinco, è bene non esagerare.
In particolar modo andrebbe ridotto il consumo di carne rossa, ossia di carne bovina, ovicaprina, di maiale e di cavallo. Ma soprattutto andrebbe diminuita l’assunzione di carne trasformata cioè di quella carne che subisce dei trattamenti e a cui vengono aggiunti degli additivi per prolungare la conservazione e per migliorarne colore, sapore e consistenza, come nel caso di prosciutti, salsicce, salami, wurstel…
Quali sono le linee guida?
Le linee guida per una sana alimentazione consigliano di preferire le carni bianche (come pollo, tacchino e coniglio), meglio se magre, a quelle rosse; indicano inoltre di non consumare più di una porzione alla settimana di carne rossa, dove per porzione si intende circa 100 g di prodotto. Infine sottolineano che è possibile anche una frequenza di consumo inferiore, sostituendo la carne rossa con altri prodotti dello stesso gruppo.