Dormire bene è importantissimo per la nostra salute, lo sappiamo tutti, tuttavia riposare bene è difficile per molti a causa dei ritmi stressanti che ci portano a non staccarci da cellulare, tablet o pc fino a tardi.
Noi tutti siamo consapevoli di quanto sia importante il riposo notturno per dare il meglio di noi il giorno dopo nel lavoro, nello studio o nello sport. Anche i medici raccomandano di dormire almeno sette ore per notte e collegano il fatto di non riposare a sufficienza ad un più alto rischio di ictus, malattie cardiovascolari e diabete.
Sette/otto ore di buon sonno sarebbero addirittura un ottimo alleato per la linea, mentre la mancanza di sonno comporterebbe una serie di effetti metabolici che possono contribuire all’aumento di peso.
Un nuovo studio ha dimostrato che non solo è importante dormire almeno 7 ore per notte, ma anche rispettare una certa regolarità nell’orario di addormentarsi ha la sua importanza e può avere degli effetti sulla salute.
La ricerca
Gli scienziati dell’Università di Notre Dame hanno analizzato i dati raccolti su 557 studenti universitari per 4 anni. Studiando la correlazione tra regolarità del sonno e frequenza cardiaca a riposo (RHR) hanno scoperto che le persone che andavano a letto anche 30 minuti più tardi rispetto al solito presentavano una frequenza cardiaca a riposo significativamente più elevata, che durava anche il giorno successivo.
Oltre a riconfermare che un aumento della frequenza cardiaca a riposo corrisponde ad un maggior rischio per la salute cardiovascolare, gli scienziati hanno rivelato che non andando a dormire tutte le sere alla stessa ora, anche con una variazione di solo mezz’ora, gli studenti oggetto dello studio hanno avuto un aumento della frequenza cardiaca sia durante il riposo notturno che durante il giorno successivo, pur avendo dormito sette ore per notte.
Lo stesso fenomeno è stato evidenziato anche nei giovani che avevano anticipato l’orario di sonno anche solo di mezz’ora rispetto al solito.
Come porre rimedio
Il rispetto dei ritmi circadiani una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale, ma anche stimoli di natura sociale, stile di vita, o addirittura l’uso di tisane o addirittura farmaci. Sarebbe comunque una buona regola programmare le nostre giornate, con un ritmo regolare e costante per i pasti, le attività lavorative e sportive, oltre agli orari del riposo notturno, per stare meglio, restare più in forma, mantenendoci in salute.
Per qualcuno sarebbe addirittura opportuno mantenere lo stesso ritmo di sonno e veglia anche nel fine settimana, per evitare lo shock del lunedì mattina che traumatizza molti di noi.
Tuttavia questa regola non è facile da mantenere, soprattutto per le persone che lavorano su turni, o che viaggiano frequentemente per lavoro, che dovrebbero prestare particolare attenzione all’alimentazione, limitare il consumo di caffeina e alcool e dedicare del tempo all’attività fisica.
Fonti:
https://news.nd.edu/news/past-your-bedtime-inconsistency-may-increase-risk-to-cardiovascular-health/