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Alimentazione e Stili di vita

A tavola senza colesterolo

Un giorno, dopo aver ritirato le mie analisi del sangue e dopo aver visto che il mio colesterolo totale era ancora sopra i 200 mg/dl, mi sono detta che forse stavo andando nella direzione sbagliata.

Navigando in rete alla ricerca di qualche suggerimento particolarmente “appetibile” per combattere il mio colesterolo, leggo il titolo di un libro “A tavola senza colesterolo” scritto dalla Dott.ssa Valentina Guttadauro.

L’ho acquistato e mi si è aperto un mondo di spiegazioni e suggerimenti nutrizionali che mi hanno fatto capire che “a tavola senza colesterolo” non vuole dire privazione, ma scelta.

Come farmi scappare la possibilità di contattare ed intervistare l’autrice?

Dott.ssa Guttadauro come possiamo controllare il livello di colesterolo in maniera naturale?

Molti pazienti che vengono nel mio studio per un problema di ipercolesterolemia, si giustificano attribuendone la colpa alla familiarità.

La genetica ha senza dubbio la sua importanza, ma questo non ci preclude la possibilità di intervenire in modo naturale sul controllo del colesterolo, cercando di non farla dominare.

Pensiamo, inoltre, che solo dieci anni fa le conoscenze in materia di nutrizione erano molto limitate perché la scienza della nutrizione è una scienza “giovane” ( anche se in realtà esisteva già ai tempi di Ippocrate); quindi le generazioni passate ignoravano quelle strategie alimentari, oggi a nostra disposizione, che possono aiutare a tenere controllati i livelli di colesterolo senza per forza ricorrere soltanto alla farmacologia.

La prevenzione comincia dalla tavola. La Dott.ssa Guttadauro ci spiega perché

Ormai è largamente dimostrato che la prevenzione di molte patologie, tra cui l’ipercolesterolemia, comincia proprio dalle nostre scelte alimentari.

Fortunatamente le conoscenze nutrizionali in nostro possesso e la varietà di alimenti a nostra disposizione, ci permettono di poter scegliere come nutrirci per fare in modo di rispettare la fisiologia del nostro corpo.

Per poter scegliere al meglio è bene sapere che vi sono degli alimenti completamente privi di colesterolo, che si possono quindi consumare in perfetta tranquillità, e degli alimenti che, oltre ad essere privi di colesterolo, hanno la caratteristica di abbassare il colesterolo LDL, cioè quello cattivo.

Questi cibi “legano” il colesterolo eliminandolo, quasi fossero delle reti da pesca.

Questi alimenti, se inseriti correttamente nella nostra dieta quotidiana, possono apportare degli enormi benefici alla nostra salute.

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Quali sono gli alimenti che non devono mai mancare sulla nostra tavola?

L’avena, ad esempio, è uno di quegli alimenti che, oltre ad essere priva di colesterolo, ha la proprietà di abbassarlo; l’avena è ricca di betaglucani, sostanze presenti anche nell’orzo e nel farro, che hanno la capacità di “legare” il colesterolo e di eliminarlo.

Perché ci possa essere un effettivo beneficio, è importante che questi alimenti siano quotidianamente presenti nella nostra alimentazione.

Alimentarsi in modo corretto non significa rinunciare al gusto o al piacere di mangiare; si tratta semplicemente di cambiare qualche nostra abitudine scegliendo degli alimenti più sani e nutrienti.

Prendiamo ad esempio l’avena, un alimento davvero molto versatile.

L’avena può essere utilizzata già a partire dalla prima colazione; i suoi fiocchi possono essere mangiati nel latte o nello yogurt, come valida alternativa ai prodotti preconfezionati.

Sempre l’avena in fiocchi, ci dà la possibilità di preparare delle gustose minestre o del porridge.

Con la farina d’avena si possono cucinare delle ottime torte o dei pancakes.

Il tempo di preparazione e il nostro impegno nel cucinare questi cibi è sempre lo stesso, qualsiasi farina utilizziamo; quindi perché non cambiare ed utilizzare quella d’avena?

Il farro, anch’esso ricco di betaglucani, viene commercializzato in chicchi, ma anche sotto forma di pasta.

La pasta di farro può essere cucinata e condita esattamente come la pasta tradizionale.

Ma, mentre la pasta tradizionale è purtroppo piena di glutine contaminato ed ha un altissimo contenuto glicemico, la pasta di farro no.

Anche in questo caso, perché non cambiare?

I legumi non devono mai mancare perché contengono steroli vegetali e fibre

I legumi sono completamente privi di colesterolo e sono in grado di abbassare i livelli di colesterolo grazie alla presenza di fibre e steroli vegetali, che ne riducono l’assorbimento a livello intestinale.

Lo sterolo vegetale agisce contro il colesterolo “rubandogli il posto”; complice di avere la stessa forma del colesterolo, lo sterolo vegetale inganna il recettore con il quale il colesterolo si va a legare e ne prende il posto. Il colesterolo, quindi, non può più legarsi e viene eliminato con la bile e con le feci.

I legumi spesso creano gonfiore addominale e difficoltà di digestione a causa di un’ipersensibilità a certi oligosaccaridi presenti nella buccia. Per non rinunciare a consumarli e, soprattutto, per non rinunciare al beneficio che questi alimenti possono apportarci, è sufficiente acquistare i prodotti decorticati.

Come dobbiamo comportarci con i cibi che contengono colesterolo?

Diciamo innanzitutto che un alimento non va eliminato solo perché contiene colesterolo.

La maggior parte di questi alimenti è, infatti, ricca di principi nutritivi ai quali non dobbiamo rinunciare.

In molti cibi, inoltre, la quantità di colesterolo presente è minima ed è quindi inutile demonizzarli.

Anche gli alimenti che hanno un alto valore di colesterolo non vanno eliminati dalla nostra dieta, è sufficiente ridurne la quantità, consumandoli in modo consapevole e senza esagerare.

Prendiamo ad esempio l’uovo; il suo tuorlo ha una grande quantità di colesterolo, ma l’albume contiene il “colesterolo spazzino”, cioè la lecitina di albume.

La lecitina di albume, come la più conosciuta lecitina di soia, è una sostanza altamente ipocolesterolemizzante.

Il tuorlo, inoltre, contiene sostanze nutritive importanti, quindi perché privarcene?

Dott.ssa, ci sono degli alimenti “proibiti”?

Da evitare e, oserei dire, eliminare dalle nostre tavole, sono gli alimenti industriali in quanto sono molto ricchi di colesterolo.

Spesso si rinuncia ad alimenti soltanto perché contengono il colesterolo, ma non sappiamo che tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati, possono contenerne una quantità molto elevata.

In questi prodotti sono presenti, infatti, i grassi idrogenati che hanno un impatto metabolico sulla lipidemia decisamente sfavorevole.

Pensiamo che un’alimentazione ricca di grassi saturi può aumentare l’ipercolesterolemia del 15-25%.

Ringrazio la Dott.ssa Guttadauro per le sue preziose spiegazioni e per i suoi suggerimenti. Per chi volesse approfondire o entrare in contatto con lei ecco qui di seguito il link del suo sito: www.valentinaguttadauro.it 

Laureata in Lettere, freelance

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