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Ipertensione: i rischi e come l’alimentazione può aiutare

Ipertensione: i rischi e come l’alimentazione può aiutare

L’ipertensione in cui la pressione sanguigna è più alta del dovuto con conseguenze per l’insorgenza di malattie cardiovascolari come ictus e infarto. Ecco come l’alimentazione può aiutare.

Cos’è l’ipertensione? 

L’ipertensione è una condizione in cui la pressione arteriosa, un fenomeno vitale senza cui non ci sarebbe circolazione del sangue – e quindi nutrimento dei tessuti -, è più alta di quella che dovrebbe essere. Si tratta quindi di un funzionamento assolutamente cruciale per la vita, ma, nello stesso tempo, le arterie che vengono sottoposte alla pressione subiscono un trauma relativo alla pressione stessa.

Quali sono i rischi dell’ipertensione per la nostra salute 

L’ipertensione è un fattore di rischio per molte e importanti malattie cardiovascolari. Quali:

  • L’ictus, sia emorragico che ischemico, è, di gran lunga il più importante fattore di rischio per la patologia cerebro vascolare.
  • L’infarto miocardico e le malattie coronariche in generale.
  • Lo scompenso cardiaco, l’arteriopatia periferica.
  • Il diabete, ma in particolar modo la nefropatia diabetica, una malattia che deteriora in maniera piuttosto lenta ma irreversibile la funzionalità renale di alcuni pazienti diabetici, rappresenta un grossissimo fattore di rischio cardiovascolare. Infatti i pazienti con danno renale avanzato muoiono spesso di malattie cardiovascolare.

In generale, esiste una relazione tra incremento del livello di pressione e rischio: tanto più alta è la pressione tanto più alto è il rischio di ognuna di queste patologie.

Come l’alimentazione può aiutare a combattere l’ipertensione

La dott.ssa Sabrina Oggioni, dietista di Humanitas Gavazzeni Bergamo, fornisce alcuni importanti consigli su come curare l’ipertensione attraverso l’alimentazione. Vediamoli insieme: 

Meno sale in cucina

Il sale è amico dell’ipertensione a causa del suo contenuto di sodio che contribuisce ad aumentare i valori della pressione. A tal proposito l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo giornaliero inferiore ai 5 grammi al giorno. Per dare un’idea più chiara, sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da tè.

Bisogna dunque diminuire il condimento degli alimenti. (Per approfondire leggi: “Lezioni di cucina per una dieta con meno sale”) Bisogna fare attenzione non solo al sale che aggiungiamo ai nostri piatti, ma anche a prodotti quali biscotti, cereali, che danno già il 50% del sale consigliato al giorno. Si consiglia quindi di leggere attentamente l’etichetta.

Via libera a frutta e verdura

Soprattutto se fresche e non trattate la frutta e la verdura aiutano a migliorare i valori della pressione grazie al loro contenuto di potassio, ottimo alleato per il miglior funzionamento delle cellule. Chi soffre di malattie renali deve tuttavia chiedere prima un consiglio dal proprio medico di fiducia.

Meglio i cibi freschi

Sono infatti meno ricchi di sale (solo il 10%) rispetto ai cibi conservati.

Spezie e aromi sono nostri amici

Aggiungere poco sale non significa necessariamente mangiare cibi non gustosi, infatti si può condire liberamente gli alimenti con spezie e aromi, aceto e limone. In questo modo sia il nostro palato sia la nostra salute ne beneficeranno

Attenzione alla linea

Anche un aumento di peso può peggiorare i valori della pressione, ecco perché è importante controllare la propria linea.

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