La disfunzione erettile (DE) indica un maggior rischio di malattie cardiovascolari.
Ecco ciò che è emerso secondo lo studio pubblicato sulla rivista Circulation dell’American Heart Association.
La disfunzione erettile e malattie cardiovascolari
Lo studio, con un campione di quasi 2000 persone dai 60 ai 78 anni, ha infatti scoperto che coloro che avevano una disfunzione erettile, avevano una probabilità doppia di avere attacchi cardiaci, ictus e arresti cardiaci.
Questo spiega come la DE sia un importante segnale rivelatore che può aiutare a valutare il rischio cardiovascolare con anticipo negli uomini di mezza età.
Lo studio
Durante lo studio durato 4 anni ci sono stati 115 attacchi cardiaci, ictus, arresti cardiaci e morti cardiache. È emerso che chi soffriva di ED aveva una percentuale maggiore di soffrire di eventi cardiovascolari.
I numeri della DR
La disfunzione erettile è definita come “l’incapacità del soggetto di sesso maschile a mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente”.
In Italia si stima che circa 3 milioni di uomini ne siano affetti, con una prevalenza globale del 13% (pari al 2% tra 18 e 34 anni e del 48% oltre i 70 anni).
La disfunzione erettile e le malattie cardiovascolari condividono i fattori di rischio comuni tra cui obesità, ipertensione, sindrome metabolica, diabete mellito e fumo.
Le considerazioni
Michael Blaha, professore associato di medicina presso la Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora, nel Maryland spiega: “I nostri risultati rivelano che la disfunzione erettile è, di per sé, un potente predittore di rischio cardiovascolare e suggeriscono che i medici dovrebbero eseguire ulteriori screening mirati negli uomini con disfunzione erettile, indipendentemente da altri fattori di rischio cardiaco e prendere in considerazione la possibilità di gestire qualsiasi altro fattore di pericolo, come l’ipertensione o il colesterolo, in modo molto più aggressivo”.