Abbiamo chiesto al Professor Magni come scegliere un buon integratore a base di Monacolina K.
Colesterolo: che fare se i valori non sono ottimali?
Per chi non ha valori di colesterolo ottimali la ricerca propone, prima di passare ai farmaci (le statine) di seguire una dieta equilibrata e di usare integratori a base di Monacolina K del riso rosso fermentato.
Recenti ricerche spiegano inoltre che associando alla Monacolina K alcuni ceppi di probiotici, si potrebbe ottenere un risultato ancora migliore. Leggi qui per approfondire lo studio: “C’è un legame tra l’insufficienza cardiaca e l’intestino”.
Facciamo prima un pò di chiarezza: cos’è la Monacolina K?
È una sostanza naturale estratta dal riso rosso fermentato che ha dimostrato di essere efficace nel mantenere normali i livelli di “colesterolo ” nel sangue.
Così spiega anche il Professor Paolo Magni, Professore di patologia clinica presso il dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano.
Anche i probiotici contrastano il colesterolo ?
È stato recentemente individuato come vari ceppi di fermenti lattici vivi ad azione probiotica (tra cui il Bifidobacterium longum BB536) siano in grado intervenire nell’assorbimento di colesterolo.
Lo dimostra anche un recente studio clinico coordinato dallo stesso Magni nel quale si è dimostrato come la combinazione del probiotico Bifidobacterium Longum BB536, e di 10 mg di Monacolina K al giorno possa significativamente migliorare i livelli circolanti di colesterolo cattivo (-26%) in 12 settimane, senza effetti collaterali rilevanti, a differenza delle statine.
Riso rosso fermentato e probiotici: la novità è l’effetto combinato dei due componenti
I risultati di questo e di altri studi simili hanno dimostrato l’attività della già nota Monacolina K in combinazione con i probiotici, grazie ai quali è stato possibile ridurre l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale.


Ma come fare a scegliere un buon integratore a base di Monacolina K?
“Un nutraceutico di qualità deve essere di associazione” spiega Magni, “questo significa che combina diversi principi attivi come sostanze di derivazione vegetale, fitocomplessi, e probiotici con lo scopo di affrontare il problema su più fronti”.
Per questo è importante consumare nutraceutici prodotti con un’alta qualità farmaceutica e corredati da studi clinici che dimostrano la loro efficacia e sicurezza.