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Parola alla scienza

Qual è la relazione tra Carico Glicemico, Indice Glicemico e salute ?

Qual è la relazione tra Carico Glicemico, Indice Glicemico e salute ?

L’indice glicemico (IG) ed il carico glicemico (CG) sono indicatori sia della quantità che dellaqualità dei carboidrati alimentari consumati con la dieta. Numerosi studi epidemiologici hanno messo in correlazione l’IG ed il CG degli alimenti consumati con l’insorgenza di patologie a carattere cronico-degenerativo e condizioni dis-metaboliche. 

Indice glicemico e ictus

Uno studio effettuato nel 2013 su individui di genere sia maschile che femminile, attraverso l’utilizzo di un questionario alimentare ha evidenziato una correlazione all’interno della coorte osservata tra il consumo di alimenti caratterizzati da un alto indice glicemico ed il rischio di ictus ischemico ed emorragico

Rischi cardiovascolari

In relazione ai marker di rischio cardiovascolare, uno studio EPICOR ha studiato invece l’associazione tra l’IG ed il CG degli alimenti consumati con l’aumento del rischio di sviluppare malattie coronariche (CHD) in una coorte eterogenea di soggetti di genere maschile e femminile. All’interno del gruppo osservato, costituito da più di 40.000 volontari, sono stati individuati più di 400 casi di CHD, e nella maggior parte dei casi in soggetti di genere maschile. 

Colesterolo

Uno studio condotto su pazienti affetti da iper-lipidemia ha mostrato una riduzione dei livelli circolanti di colesterolo LDL in seguito al consumo di alimenti a basso IG per circa un mese, con nessuna variazione riscontrata nei dati antropometrici raccolti come il peso corporeo. Tuttavia, altri due studi hanno dimostrato invece una relazione inversa tra l’aumento dell’IG degli alimenti consumati con la dieta e la concentrazione

circolante di colesterolo HDL, suggerendo i potenziali effetti benefici nella riduzione del rischio cardiovascolare in seguito al consumo di alimenti a basso IG

Tumore al seno

Tuttavia, considerando invece la relazione tra lo sviluppo di alcune forme tumorali e le abitudini alimentari, l’aderenza ad una dieta caratterizzata dal consumo di alimenti ad alto IG o CG, potrebbe rappresentare uno dei fattori di rischio implicati nell’insorgenza di cancro al seno. In uno studio prospettico condotto su un gruppo di donne nell’ambito degli studi EPIC, attraverso la raccolta dei dati antropometrici, delle abitudini alimentari e di quelle relative allo stile di vita dei soggetti sottoposti ad osservazione, e relazionando i dati raccolti con quelli relativi alla densità mammaria valutata tramite mammografia, è stato possibile studiare la relazione tra IG/CG e sviluppo di forme tumorali al seno. Dallo studio è

emersa nel più alto quintile un’associazione diretta tra il consumo di alimenti ad elevato CG e l’elevata densità mammaria, mentre alcuna associazione è stata riscontrata considerando invece l’IG. 

Diabete tipo 2

Alcuni studi hanno tuttavia evidenziato il ruolo potenzialmente benefico di alimenti a basso IG nel ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche come diabete di tipo 2. Questi, grazie alla capacità nel determinare un minor incremento della glicemia post-prandiale, permettono di ridurre eventuali fattori di rischio come un eccessivo stress ossidativo a carico dell’organismo. 

Obesità e sovrappeso

Il consumo di alimenti caratterizzati da un basso IG risulta influenzare anche la quantità di alimenti consumati nell’arco della giornata. Infatti, è stato dimostrato come consumare alimenti caratterizzati da elevati valori di IG e di CG, influenzi negativamente i meccanismi di fame e sazietà, l’assunzione giornaliera delle calorie attraverso i pasti e di conseguenza la quantità e la frequenza degli alimenti consumati durante tutta l’arco della giornata. Questi, risultano essere fattori influenzanti l’aumento del peso corporeo e nel lungo termine rappresentano fattori di rischio per l’insorgenza di condizioni come sovrappeso e obesità

Futuri studi saranno necessari al fine di chiarire il ruolo che il CG e l’IG degli alimenti consumati con la dieta rivestono nel mantenimento di un buono stato di salute.

La ricetta consigliata:

https://www.dottoriesapori.it/ricette/pasta-e-legumi-un-pasto-bilanciato/

Fonti:

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Dott. Giuseppe Di Pede, Tecnologo alimentare

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