La gravità dei principali fattori di rischio per le malattie cardiache, il diabete e l’ictus sembra aumentare più rapidamente negli anni precedenti alla menopausa, piuttosto che dopo, secondo la nuova ricerca pubblicata su Journal of the American Heart Association.
I fattori di rischio, insieme conosciuti come sindrome metabolica, comprendono un’ampia gamma di aspetti: livelli elevati di trigliceridi (grasso nel sangue), bassi livelli di HDL (colesterolo “buono”), pressione sanguigna alta e alto livello di zucchero nel sangue durante il digiuno.
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Le considerazioni
“Precedenti ricerche hanno mostrato che dopo la menopausa, le donne avevano un rischio molto maggiore per la sindrome metabolica rispetto all’inizio della menopausa “, ha affermato Mark DeBoer, autore dello studio e professore associato di endocrinologia pediatrica presso l’Università della Virginia in Charlottesville. “Questo ultimo studio indica che il rischio aumentato osservato in precedenza può essere più correlato ai cambiamenti che si verificano nelle donne negli anni che precedono la menopausa e meno ai cambiamenti che si verificano dopo“.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato 1.470 donne con rischio di aterosclerosi per uno studio nazionale su cause ed effetti sulla salute dell’indurimento delle arterie. Le partecipanti sono stati selezionate in base ai cambiamenti avvenuti prima, durante e dopo la menopausa per un periodo complessivo di 10 anni. Ad ogni partecipante è stato assegnato un punteggio di gravità relativo alla sindrome metabolica basata su una formula che gli autori hanno sviluppato e che è stata adottata da altri ricercatori.
I risultati
Lo studio ha rilevato che :
- Le donne hanno sperimentato rapidi aumenti nella gravità della sindrome metabolica negli ultimi anni della premenopausa.
- Le donne afro-americane hanno subito un aumento molto più rapido della gravità della sindrome metabolica prima della menopausa, ma un tasso di incremento più lento dopo la menopausa, rispetto alle donne bianche.
Le conclusioni
DeBoer ha dichiarato che i risultati dello studio forniscono ai medici e agli altri operatori sanitari un’occasione per motivare le donne a modificare lo stile di vita, riducendo il rischio di avere un infarto, ictus o sviluppare il diabete.
“Gli anni che precedono la menopausa possono rappresentare un momento di insegnamento per imparare e mettere in pratica abitudini sane che possono fare la differenza per prevenire le malattie cardiovascolari“.
Fonti: