I batteri presenti nel sangue umano, se “svegliati” a causa di un aumento del livello di ferro, possono essere la causa dei principali sintomi di gravi malattie cardiovascolari.
Dai risultati di una nuova ricerca è infatti emerso che esiste un legame tra il loro risveglio e i sintomi di gravi malattie: l’infiammazione e l’eccessiva coagulazione.
Mille cellule batteriche in ogni millilitro di sangue
Il DNA, precedentemente ritenuto libero da microbi, è stato recentemente sequenziato rivelando che ci possono essere circa 1000 cellule batteriche in ogni millilitro di sangue.
Questi batteri possono causare reazioni che portano a sintomi comunemente associati a ictus, attacco cardiaco, diabete, artrite e persino la malattia di Alzheimer. Non è ancora chiaro come questi sintomi siano collegati.
Conseguenze dei batteri dormienti nel sangue: infiammazione e coagulazione del sangue
I ricercatori Douglas Kell dell’Università di Manchester e Resia Pretorius, dell’Università di Pretoria in Sudafrica, ritengono che quando si alzano i livelli di ferro nel sangue, questi batteri dormienti si svegliano.
Il problema del loro risveglio è quello di rilasciare molecole chiamate lipopolisaccaridi (LPS), che:
- rendono i batteri riconoscibili dal sistema immunitario, il quale innesca l’infiammazione come meccanismo di difesa.
- influenzano la coagulazione del sangue. Dai risultati di una ricerca emerge infatti che il fibrinogeno (proteina nel sangue che forma le strutture di fibrina nei coaguli) reagendo con i LPS innesca la formazione di coaguli anomali simili a quelli presenti negli attacchi di cuore, ictus e trombosi.
La gravità dei batteri dormienti quindi è quella di rendere il corpo più suscettibile ad attacchi cardiaci e ictus.
Sono quindi necessarie ulteriori ricerche per trovare un modo per affrontarli.
Fonti:
https://www.newscientist.com/article/2104864-bacteria-lurking-in-blood-could-be-culprit-in-countless-diseases/?utm_source=NSNS&utm_medium=ILC&utm_campaign=webpush&cmpid=ILC%257CNSNS%257C2016-GLOBAL-webpush-bacteriainblood
http://rsif.royalsocietypublishing.org/content/13/122/20160539